Service del Club in occasione dei Campionati Mondiali di Paraciclismo
Esposto lo shelter box a Maniago
Avviata la raccolta fondi nella Rete del Dono a sostegno del Campione del Mondo Michele Pittacolo, per l’acquisto di una bicicletta speciale per portare le carrozzine dei disabili.
La testimonianza di Angelica Peresan
In occasione dei Campionati Mondiali di Paraciclismo, svolti a Maniago dal 2 al 5 agosto, il Rotary Club Maniago – Spilimbergo ha esposto per tutti i giorni della manifestazione lo Shelterbox, una tenda attrezzata per gli interventi di prima emergenza in caso di catastrofi naturali, che il Distretto Rotary 2060 sta promuovendo come proprio servizio a sostegno del primo intervento verso le popolazioni colpite. Il Club Rotary in occasione dei mondiali ha sostenuto e sostiene, con la Rete del Dono, il para ciclista friulano Michele Pittacolo (che ha vinto il mondiale di specialità), per una raccolta fondi destinata all’acquisto di una bicicletta assistita per il trasporto di disabili in carrozzina. Il service è realizzato con la collaborazione del Club Rotaract Maniago – Spilimbergo ed ha per titolo “Orgoglio, vita, coraggio – tutto è possibile”. Il link che permette di attivare le donazioni attraverso la rete del dono è il seguente: https://www.retedeldono.it/iniziative/rotary-club-maniago-spilimbergo/michele.pittacolo/corri-amo-insieme-tutto-e-possibile.
L’obiettivo è la raccolta di cinquemila euro e le donazioni termineranno il 17 settembre. Il numero degli atleti partecipanti è stato impressionante: 650 provenienti da 45 nazioni – più dei paraciclisti che hanno partecipato alle paraolimpiadi di Rio de Janeiro. La manifestazione è stata un vero successo non solo per i partecipanti, ma per la solidarietà e il volontariato che ha saputo originare e la calda accoglienza della popolazione locale data a sostegno di tutti gli atleti. Il Presidente del Club Gianvico Measso ha ringraziato la past President Angelica Peresan, Moreno dal Pont e Gino De Mattia, che si sono prodigati nell’organizzare la presenza del Club in Piazza Italia ed hanno fatto un’opera di relazioni pubbliche e divulgazione e promozione dell’azione del Rotary International.
Nei giorni del mondiale ci sono stati molti contatti, anche con rotariani provenienti dai paesi esteri che accompagnavano gli atleti e il Rotary è stato fra i protagonisti delle Associazioni, Enti e Istituzioni presenti all’evento con una posizione di grande visibilità.
Riportiamo di seguito la bella testimonianza di quest’esperienza fatto dalla coordinatrice del service, la past President, Angelica Peresan, che è stata sempre presente al corner Rotary:
“Non mi ero resa conto, quando per il Rotary ho iniziato quest’avventura dei mondiali, di quanto fosse grande anzi fantastica la nostra Nazionale di paraciclismo. I campioni iridati hanno chiuso al primo posto del medagliere mondiale con 17 medaglie (9 ori, 4 argenti e 4 bronzi) davanti agli Stati Uniti e all’Olanda. Non mi ero resa conto dello spessore emotivo e della portata delle relazioni vissute in questi 4 giorni sulla piazza nel corner Rotary – Shelterbox insieme ai ragazzi del Rotaract. È stato umanamente gratificante essere parte attiva dell’evento e condividere questa esperienza insieme a tante altre persone quali i volontari, gli atleti, le loro famiglie, i rappresentanti dell’amministrazione comunale – sempre presenti – e delle associazioni che hanno rappresentato la voce dei più deboli. Il vivere questo dalla mattina alla sera ha dato valore allo spirito di amicizia a persone provenienti da tutto il mondo mescolate con la comunità locale in un clima sereno con l’interesse a conoscersi, confrontarsi e scambiarsi esperienze di vita non sempre facili, ha consolidato un’idea di “famiglia” intesa sia in termini sportivi il coach della squadra, Mario Valentini come “un papà” ha saputo motivare i suoi ragazzi facendo leva sulla capacità di far squadra con la quale esaltare la peculiarità dei singoli atleti sempre in un concetto di gruppo a beneficio di tutti. Forte l’emozione nel vedere le famiglie salire sul podio insieme ai premiati: il figlio che in braccio al padre Fabrizio Cornegliani porta al collo la medaglia d’oro del papà, Michele Pittacolo che dedica la medaglia alla moglie Raffaella che gli è sempre stata vicino, il tifo e l’incitamento delle famiglie degli atleti e quello disinteressato del numeroso pubblico partecipante; è stato superato il concetto di disabilità e lo sport diventa inclusivo.
Bello stringere la mano a uno sconosciuto, arrivato a Maniago con tutta la famiglia e con degli amici per accompagnare il figlio atleta, che sorridente si presenta: sono un rotariano David Peasgood , past president del Rotary Club of Saffron Valden – Distretto 1060 Inghilterra o Vesna Pavan del Rotary club Certosa di Pavia, che si emoziona a vedere la presenza dello stand Rotary e ancora il rotariano svizzero fisioterapista che ci spiega la diversità fondamentale tra curare e prendersi cura e che s’interessa al service da noi promosso convinto dei benefici che l’andare in bicicletta porti a chi ha problemi motori e di riflesso alla sua famiglia.
Apprezzata la presenza del Rotary come associazione per aver rappresentato quello che è il nostro impegno per il territorio (Service dei mondiali raccolta fondi bicicletta e Service educazione alimentare), a livello di distretto grande interesse ha suscitato i quattro handicamp e a livello internazionale il service in Mauritania. Portandomi a casa molto di più di quello che penso di aver dato, ho visto spegnersi le luci sull’evento ma in realtà è stato illuminato consapevolmente questo mondo, portatore di valori positivi, che devono essere moltiplicati con effetto contagio e, che non rappresenta un ambiente parallelo del ciclismo ma, come ha rilevato fortemente il Presidente della Federazione nazionale Renato di Rocco è un settore dell’unico sport: il ciclismo.”
Rotary “people in action”, è davvero un’azione positiva e lo testimonia l’aver trovato rincasando una mail che riporto integralmente: “Buona sera. Mi chiamo … e sono madre di un ragazzo disabile in carrozzina di venti anni. In questi giorni durante le paralimpiadi ho visto i vostri cartelloni ed ho notato le biciclette per trasportare le persone disabili. Vorrei tanto che anche mio figlio avesse l’opportunità di essere portato in giro con una bicicletta. Attendo vostre notizie. Cordiali saluti.”