Giovedì 2 ottobre 2025 – Vetreria Donà Spilimbergo e ristorante da Afro
Mille sfumature di vetro veneziano
Relatori Marco e Donatella Donà
È una perla rara e preziosa della produzione artigianale della Città di Spilimbergo: è la vetreria artistica “Mario Donà e figli”. Oggi è gestita da Marco Donà, artista del vetro da mosaico, che con la sorella Nicoletta costituisce l’ultima generazione di una famiglia di vetrai che affonda la sua storia a Venezia, nell’isola di Murano, dove tutto nasce. Da Murano a Spilimbergo, dal 1991, dopo essere stati respinti a Ravenna, i Donà hanno portato con sé i segreti e l’arte della produzione di questi vetri fondamentali per le composizioni artistiche mosaiciste. Marco Donà ha aperto le porte del suo laboratorio artigianale di Spilimbergo al Rotary Club Maniago-Spilimbergo, per iniziativa di Michelangelo Serena, rotariano e titolare insieme al padre Alessandro della Luxury Mosaic di Spilimbergo, ideatori e creatori del Presepe di Mosaico. Ed è stato proprio Michelangelo Serena, insieme alla Presidente del Rotary Club Rosanna Rovere ad aprire l’incontro con i Donà spiegando i principi dell’arte musiva che ha nella centenaria Scuola Mosaicisti del Friuli la sua istituzione più importante. Di questo tipo di vetrerie d’arte ce ne sono tre in tutto il mondo, ha affermato Marco Donà. La visita al laboratorio ha permesso di vedere le migliaia di “pizze” di vetri pregiati, pronte per essere commercializzate in tutto il mondo, pronte per diventare le tessere di mosaico che abili mosaicisti useranno per realizzare le loro creazioni artistiche. Poi la fornace, con i forni a gas sempre accesi, giorno e notte, per permettere di mantenere la giusta regolazione delle temperature elevatissime, mediamente fra mille duecento e mille trecento gradi, per calare nel crogiuolo di fusione le miscele fatte di sabbie pure, di silice, senza inquinanti, miscelate con fondenti, stabilizzanti, affinanti e coloranti, talvolta anche l’oro, per produrre le tessere più preziose. Un lavoro duro davanti ad una forgia che emana vampate di fuoco e calore. Un lavoro paziente, che richiede almeno ventiquattro ore per produrre gli smalti desiderati; amore, dedizione e pazienza per un lavoro che è un’arte. La composizione delle miscele è il segreto di famiglia più importante, ha spiegato Marco Donà, tramandato da generazione in generazione, custodito in riservatezza e attenzione, perché è il fondamento della qualità della produzione. Poi il vetro fuso è poi pressato per espellere l’aria e rimesso in un altro forno affinché la tempera definitiva gli dia la consistenza necessaria per la lavorazione dei mosaicisti. Anche l’arte della fusione è frutto di una manualità artigianale che si tramanda da padre in figlio. I Donà hanno un campionario con oltre 1.600 colori, da quelli tradizionali e storici a quelli più moderni richiesti dal mercato, in particolare dall’estero. Marco Donà continua a creare nuovi colori, come una sua nuova scala cromatica di tessere per comporre i volti delle persone raffigurate nei mosaici. Una ricerca continua che unisce tradizione a innovazione frutto di quell’ingegno e creatività che ha reso celebri i mosaicisti italiani e spilimberghesi in particolare in tutto il mondo. Ma c’è anche un risvolto negativo, ha spiegato Donà, dovuto alla direttiva dell’Unione Europea di proibire o limitare l’uso di diversi materiali nella forgiatura, come alcuni ossidi e in particolare l’arsenico e il piombo, perché ritenute sostanze pericolose. C’è da sperare, ha terminato Donà, che la UE non continui su questa strada perché altrimenti saremmo costretti a chiudere. La visita è terminata con una serata conviviale nell’ottimo ristorante Afro di Spilimbergo, aperta da Rosanna Rovere che ha ringraziato la famiglia Donà dell’accoglienza ed ha anche ricordato i prossimi impegni ed ha sollecitato i soci a fare delle donazioni per la campagna Polio Plus, in occasione della prossima Venice Marathon. Le indicazioni per le donazioni seguono alla fine della Voce rotariana.
Domenica 28 settembre – Venezia Arsenale
Visita alla Biennale di Architettura
La visita organizzata dal club alla Mostra Biennale di Architettura all’Arsenale di Venezia ha goduto di una giornata di sole che ha reso ancor più piacevole queste uscita del club nella città lagunare. La Biennale di Architettura di Venezia è uno degli eventi internazionali più prestigiosi dedicati all’architettura, giunta nel 2025 alla 19ª edizione, aperta dal 10 maggio al 23 novembre. Quest’anno il tema scelto dal curatore, Carlo Ratti, è “Intelligens – Naturale – Artificiale -Collettiva.”, incentrato sull’interazione tra intelligenza naturale, artificiale e collettiva per affrontare le sfide contemporanee, con particolare attenzione all’adattamento ai cambiamenti climatici e all’innovazione sostenibile. Ottima la visita guidata che durante il percorso ha spiegato le varie realizzazioni esposte, tutte molto affascinanti e originali. Per il club erano presenti la Presidente Rosanna Rovere, con Laura Sbrizzi che ha organizzato la visita, Laura Mazzoli, Antonella Santarelli, presente con Marco e Pietro Rosa Gastaldo. Molti gli ospiti e amici presenti.
Martedì 30 settembre 2025 – Convegno Unione Camere Civili e Distretto Rotary 2080
Pari Opportunità – Diritti e sostenibilità sociale
Rosanna Rovere moderatrice dell’incontro
Si è svolto martedì 30 settembre un interessante convegno sul tema “Pari Opportunità – Diritti e sostenibilità sociale”, moderato dalla Presidente del nostro club Rosanna Rovere, nella sua veste di Presidente della Federazione Camere Civili del Triveneto e membro del dipartimento Pari Opportunità dell’Unione Nazionale Camere Civili. Il convegno è stato promosso dalla stessa UNCC, in collaborazione con il Distretto Rotary 2080 (Lazio e Sardegna), con media partner il Sole24ore. Numerosi e qualificati i relatori, tra i quali alcuni esponenti rotariani che hanno dibattuto il tema della parità di genere, delle varie forme della discriminazione e gli aspetti giuridici e legali connessi. Rosanna Rovere, moderando e commentando i vari interventi, ha svolto delle riflessioni sul ruolo sociale dell’avvocatura, che è un baluardo di libertà e di diritti civili, sulla crescita delle donne nell’avvocatura e nella magistratura. Ha anche approfondito i temi dell’uguaglianza, del linguaggio della violenza ed ha espresso l’esigenza di diffondere la cultura della parità, anche verso i giovani e giovanissimi, come nel caso dell’iniziativa del nostro club nelle scuole medie di Maniago a fine novembre in occasione della giornata internazionale contro la violenza di genere.













