La testimonianza del fondatore del Rotary Club Maniago – Spilimbergo

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Elio Cardarilli – (Primo Presidente del Club – PHF)

 

Cardarilli primo presidente 1986

Cardarilli primo presidente 1986

Sono passati trent’anni da quella serata, nel novembre 1986, così densa di emozioni, alla

presenza di tanti amici, in cui ha avuto inizio una storia straordinaria che mi ha permesso di compiere un’esperienza ricca di significati, utile per la nostra comunità e che mi ha consentito di fare nuove amicizie e impegnarmi a favore di chi è meno fortunato e ha bisogno di noi.

Il primo pensiero va a chi non c’è più, perché ci ha lasciati o ha percorso altre strade. A loro va il nostro riconoscimento per aver contribuito alla nascita del Rotary Club di Maniago e Spilimbergo, a fargli compiere i primi passi, le prime iniziative e a consolidarlo in un territorio di periferia, marginale rispetto i grandi centri, ma ricco di risorse, d’imprese, di figure professionali di assoluto valore, di competenze e anche di tanta umanità e impegno sociale.

In questi territori con tanti valori, dove tutti si conoscono, non è stato difficile chiedere a colleghi, imprenditori e dirigenti, di donare una parte di sé a favore degli altri e della comunità. Il tempo ha poi fatto la selezione. Ora sono persuaso che quell’inizio è stato foriero di un bel Club Rotary, attivo, dinamico, che ha realizzato molti progetti, anche internazionali, che ha sempre guardato alle necessità della comunità, dei meno fortunati ed ha lasciato un segno tangibile del suo lavoro.

Guardo al Club di oggi, a trent’anni di distanza, e sono gratificato nel constatare che il fascino dell’impegno rotariano, del servizio, persiste e attrae sempre nuove leve, giovani e meno giovani, che in modo disinteressato, settimana dopo settimana, partecipano, si impegnano nei service, rinnovando e perpetuando un lavoro umile, non da prima pagina dei giornali, ma utile per tutti.

La costituzione del Rotaract, nel 2013, è stata un’altra tappa indicativa del nostro lavoro: vedere dei giovani ventenni, studenti o all’inizio delle loro professioni, impegnati a seguire i valori rotariani ci suggerisce che la scelta compiuta allora è stata importante.

Mi è stato chiesto di raccontare la nascita del nostro club ed io lo farò come in una bellissima favola.

Nel 1985 seguivo le mie figlie che praticavano agonisticamente lo sport dello sci e appartenevano allo Sci Club di Pordenone. Il Presidente del sodalizio era il rag. Rino Bianchini, rotariano di San Vito al Tagliamento, il Club Padrino del nostro.

Rino, che ha svolto per diversi mandati il ruolo di Consigliere e Assessore della Regione Friuli Venezia Giulia, poi Presidente dell’Ente Fiera di Pordenone, un giorno durante una conversazione mi disse: “Perché non fondi un Club del Rotary a Maniago?”. Rotary? “E… cos’è ?” risposi.

Il nome mi era noto, ma ben poco conoscevo del suo scopo e lo riferivo principalmente alle grandi città. Rino era socio del Rotary Club di San Vito al Tagliamento, dov’era stato Presidente nell’annata 1984 – 1985. Allora esisteva un Club anche a Pordenone.

Davanti alla mia sorpresa, e poca conoscenza del mondo rotariano, Rino m’invitò a partecipare ad alcune riunioni del Club di San Vito al Tagliamento, fondato un decennio prima.

Con una certa titubanza, ma anche con po’ di emozione, partecipai alle riunioni di quel Club e scoprii questo mondo di persone al servizio della comunità, il loro modo di operare, di agire a favore della comunità. Fui accolto con calore e amicizia, perché è questo che contraddistingue i soci del Rotary e capii che l’amicizia fra i soci era uno dei cardini e dei valori fondanti dei rotariani.

Accettai l’incarico e nel 1985 iniziai la ricerca di soci per fondare il Club. Non fu facile, sinceramente, ma con la fiducia verso un’iniziativa meritevole, con ostinazione, con tante riunioni per illustrare cos’è il Rotary, lo feci ben volentieri.

Organizzammo gli incontri in locali di Maniago e di Spilimbergo, poi principalmente a Sequals, a metà strada tra le due cittadine, al ristorante il “Belvedere” che poi divenne la prima sede del Club e delle conviviali.

Gli incontri servirono per fare una vera e propria opera di proselitismo e vi parteciparono Rino Bianchini e Aldo Barbieri del Rotary Club di Pordenone. Talvolta ci scambiarono per car

La Carta di costituzione del Club 12 agosto 1986

La Carta di costituzione del Club 12 agosto 1986

bonari, alcuni disertarono non interessati, mentre altri continuarono a partecipare sino alla costituzione del Club.

Con l’incitamento di Alice, mia moglie, riuscii a costituire il primo gruppo di amici di Maniago e Spilimbergo, il primo nucleo del Rotary Club. Anche lei poi s’impegnò in modo efficace nel mondo del volontariato sociale a favore della “Lega Handicap” a Maniago e per la Cooperativa sociale “San Mauro”. Un impegno sociale a favore della disabilità, quello di Alice, che portò il Club Rotary a conferirle, alla memoria, il Paul Harris Fellow.

Il lavoro fatto fu utile, al suo termine raggiungemmo i ventiquattro soci necessari e il 12 agosto 1986 il Club fu riconosciuto dal Rotary International. Il 19 novembre di quell’anno

Consegna Carta 21 novembre 1986 invito esterno

Consegna Carta 21 novembre 1986 invito esterno

ci fu consegnata la Carta, il certificato di appartenenza, nel corso di un affollato incontro nella splendida cornice di Villa Manin a Passariano alla presenza del Governatore Distrettuale, Giuseppe Pellegrini e del PDG Antonello Marastoni.

Ricordo ancora con viva emozione quei momenti. Una signora austriaca, amica di un socio, fu bravissima regista della cerimonia e ricordo le mie figlie, allora piccole, che in costume austriaco, erano impegnate nel servizio di accoglienza.

L’impegno di tanti amici maniaghesi e spilimberghesi è stato coronato in quella bella serata, che diede il via ad un impegno che continua tutt’oggi.

Come non ricordare l’impegno particolare di alcuni di loro: Nino Petri, personaggio molto conosciuto per la sua attività d’imprenditore e che ci ha lasciato; Piergianni Lenna, Giuliano Borghesan, Massimo Isola, Pietro Santorini e di altri amici, come Rialdo Turrini, che prosegue anche oggi il suo impegno nel Club e al quale va dato il merito della nostra attività internazionale e il gemellaggio con il Club Rotary di Portorose in Slovenia. Dobbiamo tutti noi un sincero ringraziamento a Rialdo, per questo suo intenso impegno riconosciuto dagli amici sloveni con la nomina a socio onorario del Club Rotary di Portorose.
La costituzione del Rotary Club Maniago – Spilimbergo fece anche un piccolo “miracolo” di unire personalità di due realtà locali che al tempo vivevano un accentuato dualismo territoriale, per vicende legate alla dislocazione di uffici pubblici, sul ruolo degli ospedali e sul loro futuro (allora ero membro del Comitato di Gestione dell’Unità Sanitaria Locale), lo stesso ruolo delle zone industriali. Insomma, c’erano motivi di competizione accentuata che noi rotariani riuscimmo a superare.

Negli anni si sono succeduti alla Presidenza del Club molti amici dalle professioni più diverse e tutti, con tanto entusiasmo, seppur con personalità diverse, hanno saputo incarnare lo spirito rotariano offrendo il loro impegno, disponibilità, amicizia e spesso anche il sacrificio personale per realizzare opere buone per le persone e la comunità.

Concerto 24 gennaio 1987 per la campagna Polio Plus

Concerto 24 gennaio 1987 per la campagna Polio Plus

Mi piace evidenziare l’amicizia che ci lega, i rapporti umani e anche professionali che si sono creati e che costituiscono un valore per la vita di ciascuno di noi e ciò è davvero gratificante. Fra le tante cose, il Rotary ha il merito di unire, di permettere nuove conoscenze, di instaurare relazioni, di scambiare competenze, in una parola di arricchire il bagaglio umano e professionale di ognuno di noi. Molti, per esigenze particolari, ci hanno lasciati, ma ancora adesso se ci incontriamo, ci sentiamo amichevolmente vicini.

Siamo un gruppo di professionisti, d’imprenditori, di dirigenti, pubblici e privati che, pur con i loro limiti, è accomunato dall’idea di renderci utili verso i meno fortunati, i disabili, i giovani, ma anche per realizzare interventi a favore del patrimonio artistico e culturale, con spirito di solidarietà e servizio.

E’ per me motivo di grande soddisfazione essermi impegnato in questi trent’anni per il Rotary, di averne assunti l’etica e i valori, di aver partecipato a una comunità di donne e uomini legati alla loro terra, con una visione aperta e includente dei problemi della comunità internazionale, con la certezza che chi assumerà la gestione del nostro Club saprà garantire la continuità nelle opere e negli impegni.