Gian Piero Brovedani

Direttore del Consorzio per la Scuola Mosaicisti del Friuli

 

Tessere multifomi e multicolori infondono vita a composizioni astratte o figurative, a tramature dai forti accenti cromatici o a texture tone sur tone; animano forme plastiche o superfici vibrate; connotano pavimenti, installazioni, elementi d’arredo; i loro ritmi e alternanze mostrano la versatilità del mosaico e la sapienza dei mosaicisti, sia nella storia che nell’attualità. Lo documenta l’attività della Scuola Mosaicisti del Friuli, il Centro più importante a livello internazionale per lo studio e la formazione inerente l’arte del mosaico. Un’arte nobile che trova le sue origini nella notte dei tempi e che, come tutte le arti, è capace di esprimere creatività e vitalità.

Un’arte eterna che ci viene consegnata integra da un lontano passato. La storia del mosaico infatti documenta gli splendidi tappeti di pietra nelle ricche dimore ellenistiche e nelle lussuose domus romane dell’antichità; sottopone al nostro sguardo le preziose superfici, veicolo d’immagini parietali in funzione del culto, in epoca medievale bizantina, con il suo aureo fulgore; valorizza le dilaganti distese di seminati pavimentali che dal XV secolo segnano una tradizione propria delle maestranze friulane, ancora oggi ricercata e di moda; sottolinea la vocazione monumentale del mosaico negli spazi pubblici e privati, molti abbelliti nella seconda metà dell’Ottocento dai maestri mosaicisti friulani, chiamati in tutto il mondo per creare importanti e significative opere: dal Palazzo del Cremlino a Mosca alle decorazioni di Notre Dame de la Garde a Marsiglia, dal Teatro dell’Opera a Parigi alla Basilica di Lourdes fino ai mosaici della Biblioteca del Congresso a Washington.

Molti di loro hanno avuto fortuna. Basti pensare agli impresari come gli Odorico, i Ciani, i Del Turco, i Tramontin e in particolar modo Gian Domenico Facchina che nato a Sequals nel 1826 operò a Venezia, dove fondò anche una fabbrica per la produzione di “smalti veneziani” (il materiale da cui si ricavano le tessere che servono per realizzare un mosaico).  Successivamente trasferito a Parigi eseguì opere di grande prestigio che andarono ad abbellire municipi, chiese, moschee, palazzi a Bucarest, a L’Aia, a Smirne, a Lourdes, a Buenos Aires, a Tokio oltre che al già citato Teatro dell’Operà a Parigi.

Quando nasce, nel 1922, la Scuola Mosaicisti del Friuli conosce l’importante percorso della storia dell’arte musiva (ben rappresentato nelle vicine Aquileia, Grado e Venezia) e soprattutto può ereditare e valorizzare l’esperienza plurisecolare in campo internazionale delle maestranze mosaiciste della pedemontana friulana, esperte nelle tecniche del seminato, del terrazzo, del mosaico.

La Scuola Mosaicisti del Friuli nasce con la consapevolezza di rappresentare un valore, nel sentito proposito di salvaguardare memoria storica, identità culturale, risorse di un territorio e della sua gente, creando un potente stimolo per la costruzione del futuro tra arte e vita. A Sequals, centro propagatore dell’arte musiva moderna, s’individua inizialmente la sede naturale per l’attivazione della scuola, ma qui per problemi organizzativi il progetto non decolla. La prescelta alla fine è la città di Spilimbergo, dove la Scuola Mosaicisti viene fondata grazie alla lungimiranza di Lodovico Zanini, delegato della Società Umanitaria di Milano, e di Ezio Cantarutti, Sindaco di Spilimbergo, che offre risorse e spazi per una scuola unica, la prima di questo genere in Italia e nel Mondo, finalizzata all’ “insegnamento dell’Arte del Mosaico”. Una scuola con l’obiettivo di fornire ai giovani “l’istruzione e gli elementi di cultura indispensabili” alla loro professione.

Sin dalle sue origini questa Scuola sui generis, custode di antichi saperi, ma anche fucina di nuove esperienze, oltre che nutrice di nuove generazioni di artisti-mosaicisti, si è fatta conoscere in tutto il mondo anche attraverso la creazione di prestigiose opere come il ciclo musivo (oltre 10 mila mq) del Foro Italico a Roma in Italia. Alle realizzazioni musive per la Chiesa del Santo Sepolcro a Gerusalemme (Israele), per il Kawakyu Hotel a Osaka (Giappone), si affiancano i più recenti progetti musivi. Su tutti “Saetta Iridescente” per la stazione della metropolitana Temporary Word Trade Centre – Ground Zero – a New York (USA), “Cielo e Laguna” per la Volksbank di Graz (Austria), “Sacra Famiglia” per l’omonima Chiesa di Pordenone. Attualmente la Scuola Mosaicisti del Friuli sta realizzando una nuova serie di opere musive, ideate al suo interno, destinate a connotare gli spazi del Parco del Mosaico di Alphadomcity (Seoul).

Oltre alle grandi opere che hanno segnato la storia dell’Istituto, la cultura del mosaico e la natura didattica della Scuola sono cresciute a partire dagli anni Novanta, ritrovando l’entusiasmo degli albori. La svolta fondamentale inizia nel 1994 quando Nemo Gonano è eletto Presidente del Consorzio, sostenuto dall’allora sindaco di Spilimbergo Alido Gerussi (diventato poi Presidente della Scuola nel 2004). Grazie agli insegnamenti desunti dagli errori di un recente passato e dalla grande volontà di rilanciare e proseguire l’esperienza e i successi dei fondatori della Scuola, sono stati proposti con passione nuovi programmi e metodi educativi. Essi hanno innescato – in quegli anni – importanti trasformazioni, volte a rispondere alle esigenze del mondo del lavoro e alla sensibilità estetica della contemporaneità, ampliando contatti e stimoli culturali. Per dare sviluppo e concretezza a tali prospettive e intendimenti è stato incaricato il maestro mosaicista Giulio Candussio, il quale è riuscito ad apportare una nuova ed efficace applicazione dell’arte musiva nella contemporaneità. Così ricerca e sviluppo sono stati messi nella condizione di comunicare e dialogare con la grande tradizione del passato.

Oggi la Scuola Mosaicisti del Friuli, riconosciuta dalla legge regionale 15/88 e gestita da un Consorzio tra enti locali, è un punto di riferimento a livello mondiale per la formazione di professionisti e la divulgazione dell’arte del mosaico. È una scuola sui generis proprio perché importa in regione studenti provenienti da tutto il mondo ed esporta opere d’arte nei luoghi più significativi, anche attraverso mostre ed eventi in ogni dove (da Melbourne a Seoul, da Montreal a Parigi, da Salisburgo ad Almaty).

L’obiettivo è quello di coniugare il mantenimento della tradizione con l’innovazione. Si punta quindi alla sperimentazione e alla ricerca per trovare soluzioni nuove, soprattutto nel campo dell’arredo urbano e degli interni. Per questo vicino alle tradizionali materie di studio: mosaico, terrazzo e disegno si affiancano la grafica computer, la progettazione musiva e la teoria del colore.

Le aule, i laboratori, il vasto percorso espositivo della Scuola mostrano – alle migliaia e migliaia di persone che giungono in visita – opere musive uniche, dando spazio ogni anno alle nuove realizzazioni nate dalla sensibilità degli allievi sapientemente guidati dai loro maestri. Un momento significativo di questa dinamicità è sicuramente la mostra “Mosaicio&Mosaici” che a partire dal 1995 viene svolta ogni anno, nel mese di agosto, all’interno della Scuola stessa: un’ampia e significativa selezione delle opere musive e delle novità espresse dagli allievi. Entrare nella Scuola, respirarne l’atmosfera, percepire la concentrazione e la passione “del fare”, muoversi in mezzo ai colori e alle texture delle opere musive che ci accompagnano ovunque è un’esperienza unica ed irripetibile che auguriamo a chiunque di provare. Non a caso il noto “commentatore d’arte” Philippe Daverio ha voluto lasciare sul libro presenze dell’Istituto una frase che condensa lo spirito della Scuola: <<E qui si può ancora essere stupiti!>>.

Alla Scuola Mosaicisti del Friuli una valida equipe di maestri e allievi è in grado di assolvere con competenza a tutte le fasi operative che una realizzazione musiva, anche di grandi dimensioni comporta. Dal progetto dell’opera alla sua esecuzione, fino all’applicazione in sito, la Scuola prepara gli allievi integrando le cognizioni teoriche con le applicazioni pratiche, a diretto contatto con il mondo del lavoro. Una Scuola che, forse unica anche in questo, ricerca e distribuisce lavoro per i suoi “ex allievi” convinta di avere oltre al dovere della formazione anche quello dell’ occupazione.

LE ATTIVITÀ DELLA SCUOLA MOSAICISTI

 

I CORSI PROFESSIONALI

I corsi professionali per mosaicisti hanno la durata di tre anni. L’anno scolastico inizia verso la fine di settembre e termina a metà del mese di giugno dell’anno successivo. Le ore settimanali di lezione sono 38 e la frequenza è obbligatoria. L’iscrizione al primo anno prevede un numero massimo di 50 allievi di cui 25 posti sono riservati ai residenti della Regione Friuli Venezia Giulia. Per essere ammessi bisogna essere in possesso del diploma di scuola secondaria di secondo grado o titolo equipollente o qualifica professionale; avere una età compresa tra i 18 ed i 30 anni. Per gli studenti stranieri è inoltre richiesta una buona conoscenza della lingua italiana.

Materie d’insegnamento

Mosaico,Terrazzo, Disegno – Teoria del colore, Geometria Applicata, Informatica – Computer grafica, Modellazione Digitale, Tecnologia dei materiali, Storia del mosaico.

 

I CORSI DI PERFEZIONAMENTO

I corsi di perfezionamento sull’arte musiva sono rivolti a un numero limitato di allievi già qualificati presso la Scuola Mosaicisti del Friuli. L’obiettivo è quello di migliorare la preparazione degli allievi stessi nella materia del mosaico. La durata del corso è annuale e la frequenza obbligatoria. La partecipazione degli allievi è sostenuta (per i più meritevoli) con borse di studio.

I CORSI DI INTRODUZIONE AL MOSAICO

Sono dei corsi brevi aperti a tutti coloro che vogliono provare a cimentarsi con l’antichissima  arte del mosaico. Non danno titolo alcuno ai fini della qualifica professionale. La durata massima di ogni corso è di 46 ore che vengono svolte sia nelle ore diurne che in quelle serali.

 

GIAN PIERO BROVEDANI

Dopo la laurea in Scienze Politiche – indirizzo Amministrativo – conseguita presso l’Università degli Studi di Trieste, frequenta alcuni corsi di aggiornamento e stage organizzati dalla Camera di Commercio di Strasburgo (Francia).

Dal 1994 al 2001 è Direttore del Consorzio per lo Sviluppo Industriale, Economico e Sociale dello Spilimberghese e a partire dallo stesso anno (1994) è Direttore del Consorzio per la Scuola Mosaicisti del Friuli.

Per la Scuola Mosaicisti del Friuli ha ideato e curato una serie di pubblicazioni: dalla collana “Mosaico&Mosaici”, pubblicazione annuale dedicata all’attività formativa, oggi giunta alla 18^ edizione ai numerosi cataloghi editi in occasione delle principali esposizioni nazionali ed internazionali a cui la Scuola è chiamata a partecipare; dalla guida “Mosaici in Friuli Venezia Giulia” (2011) ai “90 anni di storia della Scuola Mosaicisti del Friuli” (2012). Ha pubblicato inoltre numerosi articoli dedicati al mosaico e alla Scuola Mosaicisti del Friuli (sia nell’ambito formativo sia in quello dell’attività economico-produttiva), richiesti da riviste locali, nazionali ed internazionali.

 

SCUOLA MOSAICISTI DEL FRIULI

Via Corridoni n° 6 – 33097 Spilimbergo (Pn) – Italia, Tel. +39 0427 2077 – Fax. +39 0427 3903

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