Ricomporre e descrivere i trent’anni di storia del Rotary Club di Maniago e Spilimbergo non è stato semplice, ma è stata sicuramente un’esperienza utile e interessante. Ora, in occasione del trentennale del Club, questa storia permette di far conoscere le tante iniziative di molte persone che nel corso di tre decenni hanno donato una parte di sé, del loro tempo e lavoro, al Club e ai suoi service, animate dallo spirito rotariano del “servizio” verso gli altri e la comunità.
Alcuni soci non ci sono più, altri hanno lasciato il Club, tutti hanno il merito di aver compiuto un’azione importante nella costituzione del Club Rotary Maniago – Spilimbergo, unendo in amicizia, professionisti, artigiani, commercianti, imprenditori, dirigenti, personalità di tutto riguardo, che in trent’anni hanno fatto molto per il Territorio e la sua Comunità.
Nel tempo il Club ha visto l’ingresso di nuovi soci, che si sono avvicendati nelle sue attività con dedizione ed entusiasmo e oggi consegnano a tutti noi un Rotary attivo, coeso, impegnato a realizzare altre iniziative. Per questo, ripercorrendo la storia del Club, è importante ricordarli e ringraziarli tutti, per ciò che hanno fatto, i tanti service realizzati, che valgono più delle parole, poiché sono queste le iniziative che sostanziano il valore della visione solidale e umanitaria del Rotary.
Tra tutti loro, vanno ringraziati i fondatori: Elio Cardarilli, socio promotore del Club e primo Presidente e Rialdo Turrini, socio fondatore e Presidente del Club nel 2000 – 2001. Ancor oggi questi fondatori continuano a dare un contributo straordinario alla vita del Rotary Club.
La storia dei trent’anni di vita del Rotary Maniago – Spilimbergo, nonostante i limiti nell’archiviazione delle attività del Club, costituisce un prezioso riferimento per guardare al futuro e ribadire la volontà di proseguire su quel solco per essere ancora utili a migliorare le condizioni di vita degli altri.
Questa memoria insegna ai rotariani di oggi a continuare nello stesso impegno, per diffondere i valori e le azioni del Rotary International. E’ anche lo stimolo affinché nuovi leader aderiscano al Rotary, per proseguire nel principio del suo fondatore Paul Harris: “Insieme ai miei amici soci, ho imparato a concentrare l’attenzione sulle opere buone, dare piuttosto che ricevere”.
Il Rotary è stato fondato a Chicago nel 1905, grazie Paul P. Harris. Nel 2016 ha compiuto i centoundici anni della sua storia. E’ sopravissuto alle tribolazioni del secolo scorso, ha attraversato i marosi di cambiamenti storici, di conflitti, di muri e barriere. Nel tempo ha saputo superare ogni ostacolo generando sempre nuove energie.
Grazie al suo messaggio universale il Rotary ha saputo trasmettere in ogni luogo del mondo il messaggio di pace, di tolleranza, d’integrazione, di comprensione; ha finalizzato la sua azione alla cura delle malattie, alla salute, all’alfabetizzazione, allo sviluppo economico e comunitario. Lo spirito di servizio e del dono sono state l’anima del Rotary, e ha attratto milioni di persone, di leader nelle loro professioni. Oggi i Rotariani nel mondo sono oltre un milione e duecentomila organizzati in oltre trentacinquemila Club.
L’idea del servizio, del dono e dell’amicizia ha connotato l’azione dei tanti soci che si sono succeduti nel nostro Club e ha permesso di realizzare tante azioni utili alla comunità.
Nel corso degli anni il Rotary Club Maniago – Spilimbergo è stato molto attivo e solidale. Il Club ha agito nella consapevolezza che il limite della sua azione è costituito dai tanti bisogni sociali e umanitari presenti che non sempre si riescono a soddisfare. Tuttavia, c’è coscienza che il contributo dato, insieme con quello di altre migliaia di altri Club Rotary in ogni luogo del mondo, fa parte di un insieme importante, il più grande nel pianeta, fra i club service, le associazioni di servizio e della solidarietà attiva.
Molti service, grandi o piccoli, sono il frutto delle proposte e delle iniziative dei singoli Rotariani, fatte proprie dal Club con slancio ed entusiasmo.
I Rotariani sanno guardare ai bisogni e al disagio. Il malessere spesso è accanto a noi, o talvolta s’incontra nel percorso professionale o di vita. E’ una condizione che esprime una domanda di solidarietà e di aiuto ed è presente in tutte le società, anche nelle più evolute. Troppo spesso quella domanda è inascoltata.
Lo spirito rotariano, la friendship rotariana, permette di avere la sensibilità necessaria per dare uniti una risposta, per farsene carico insieme, per agire, per progettare interventi, che non siano la beneficenza di un gesto o di un giorno, ma un’azione che concorra a rimuovere, o alleviare, le condizioni del disagio in modo duraturo, per dare la speranza di un futuro migliore a chi in quelle condizioni si trova.
L’amicizia, unita alla virtù, è la leva che permette di mobilitare le energie migliori degli uomini nello spirito del servire, inteso come “rendersi utili”, donando e utilizzando le proprie competenze, le professionalità, la leadership, per trovare soluzioni ai problemi, per generare cambiamenti positivi che durino nel tempo.
E’ l’assunzione del principio della responsabilità attiva verso la comunità dove si vive e verso gli altri, anche se diversi. E’ anche il riconoscimento implicito della bellezza del gesto di donare in modo disinteressato, che gratifica l’animo nel sentirsi utili a migliorare la vita degli altri.
Il principio di quest’azione è contenuto nel cardine base dell’azione rotariana: “Service above self” – “servire al di sopra di ogni interesse personale” e che ha portato, nel lontano 23 febbraio 1905 a Chicago, l’avvocato Paul P. Harris a promuovere la costituzione del Rotary, per “coltivare relazioni di amicizia e a usare le professioni come un mezzo per servire la società.”
L’Amicizia, insieme al Servire, sono, quindi, i cardini fondamentali che uniscono i Rotariani nella loro azione.
L’Amicizia genera quel senso d’appartenenza comune, di comunione d’intenti, che permette l’incontro, la cordialità e il desiderio di collaborare mettendo al servizio comune del Rotary, dei suoi Club e dei suoi service le competenze di ciascuno.
Lo scopo del trovarsi insieme, con frequenza, non è solo per il piacere dell’incontro e dell’interesse degli argomenti di volta in volta trattati, è la percezione dell’appartenenza gli uni agli altri, del sentirsi tutti uguali, senza alcuna distinzione sociale, politica o religiosa.
E’ un concetto d’amicizia antica, fatto di principi condivisi, di relazioni personali e di frequentazione e fondato sulla condivisione della Virtù come percorso personale, professionale e associativo che richiama i principi d’integrità della persona e comportamenti basati su elevati standard etici.
Questa idea dell’amicizia, che si perpetua dopo tanti anni dalla fondazione del Rotary, ha realizzato una costruzione solida, dalle forti radici ed ha impedito quei fenomeni di disgregazione o dissolvimento che tante volte ha segnato il declino di gruppi o associazioni. E’ un’idea di amicizia che rimuove il desiderio dell’uomo di prevalere sugli altri, che permette la comprensione reciproca, il rispetto delle idee altrui: di tolleranza.
Per Paul Harris l’Amicizia e la Tolleranza sono state il collante che ha unito personalità tanto diverse.
Amicizia, quindi, come valore fondante di relazioni umane, basate su conoscenza e stima e, quando serve, aiuto reciproco. E’ un’idea di amicizia, come ben declinata da M. T. Cicerone, che ha la Virtù come primo requisito e l’ideale dell’Humanitas come promozione della solidarietà fra gli uomini più dotati per realizzare i valori umani, per rendersi utili ai Concittadini e alla Patria.
Tolleranza, come pratica costante del confronto fra personalità diverse.
Il Rotariano sa che deve rinunciare al proprio orgoglio, quando è necessario, che deve superare le divergenze e, con umiltà, deve impegnarsi su obiettivi condivisi, al di sopra dei propri interessi, proprio perché interpreta queste idee di amicizia, tolleranza e di servizio.
Questo è il clima che anima i Rotariani nella loro attività anche negli incontri settimanali del Club. Ciò genera empatia fra i soci che permette di assumere insieme, nello stesso luogo dell’incontro e in modo coeso, le decisioni e le responsabilità sulle azioni da compiere. E’ un modo positivo per confrontarsi, per dialogare, necessario per portare a sintesi le dialettiche che animano ogni confronto fra tante e diverse personalità.
Gli incontri settimanali sono un valore del Rotary, perché consolidano le relazioni e il comune sentire, che è altra cosa dalle tante amicizie, magari realizzate nel Web o nei Social. Anche queste sono amicizie importanti, ma sono prive del contatto diretto, della relazione personale e pertanto aride sul piano umano. Spesso sono solo basate sull’apparire piuttosto che sull’essere.
Proprio per questo la vita rotariana è un percorso fatto degli e negli incontri settimanali, che permettono di coltivare le relazioni, di approfondire temi, di condividere l’impegno e la reciproca solidarietà. Gli incontri sono anche il luogo della crescita della cultura rotariana e occasione di confronto ricco, perché fatto da personalità e professionalità diverse, anche di opposti talvolta, ma che s’incontrano.
Questo modo di operare ha fatto lievitare la sensibilità dei Rotariani verso la mission fondamentale del Rotary International: la visione Universale dei bisogni dell’Uomo.
E’ una visione Universale dei bisogni dell’Uomo e del suo Ambiente incardinata sui bisogni di pace, prevenzione, cura delle malattie, alfabetizzazione, tutela dell’ambiente, lotta alla povertà, sviluppo comunitario: una visione di solidarietà delle relazioni globali fra i Popoli della Terra.
Questa visione ha permesso al Rotary di guardare alla realtà vera, superando barriere e confini, diversità culturali, religiose e linguistiche, per realizzare grandi azioni umanitarie e sociali, che hanno migliorato la vita di milioni di bambini, donne e uomini, aldilà della loro razza, religione o appartenenza.
Questa è la cultura che permette di affrontare le necessità della propria comunità e a tutte quelle del pianeta, concorrendo, grazie al Rotary International, alla Rotary Foundation e alla partnership con i Rotary Club di altri Stati, a realizzare programmi e progetti importanti, talvolta ambiziosi, forieri di grandi speranze e miglioramenti duraturi. In questo modo sono stati realizzati progetti di portata globale, come la End Polio Now, un programma mondiale di vaccinazione contro la polio.
Il Rotary International, grazie ad un’intuizione e all’iniziativa del club Rotary di Treviglio nel 1979, ha promosso la straordinaria campagna di eradicazione delle poliomelite nel mondo, che dal primo programma nel 1985 “Polio Plus”, ha ridotto del 99,9% i casi di questa malattia infettiva ed epidemica, immunizzando 2,5 miliardi di bambini in 122 Paesi.
Nella missione globale del Rotary International anche il Rotary Club Maniago Spilimbergo ha dato e continua a offrire il suo contributo. Il Club ha promosso il service Matching Grant “Progetto Mauritania”, un programma di prevenzione e diagnosi precoce del Carcinoma Cervico –Vaginale, mediante Screening Citologico/Pap-test e trattamento del livello intermedio attraverso colposcopia, per le donne della città di Rosso in Mauritania
Il Club ha partecipato al “Mutitu Water Project” in Kenia, per portare l’acqua alle popolazioni Masai e ha concorso a diffondere la conoscenza della “Carta dei Doveri dell’Uomo”. Questi progetti sono ben illustrati in questa pubblicazione. Ogni anno il Club partecipa alla raccolta fondi per la campagna “End Polio Now” e aderisce e sostiene i service e le iniziative di servizio con altri Club Rotary sulla base dell’idea di solidarietà attiva e universale.
Con questa visione internazionale si collocano anche i contatti e i gemellaggi, che il Club ha realizzato con Club di altre nazioni. In passato con i Club Rotary di Puerto, nella Repubblica Domenicana e Salisburgo West, in Austria. Oggi con il Club gemello di Portorose in Slovenia, con il quale ha in corso un intenso scambio d’iniziative. La collaborazione con gli amici sloveni ha permesso di realizzare l’importante Service – Global Grant “Contrada dell’Oca – Educazione alimentare nel territorio dalla disabilità alle scuole” che è stato realizzato per il trentesimo anniversario dalla fondazione ed è presentato in questo volume.
Sono tutte azioni di servizio e di solidarietà, condivise con gli altri Club Rotary, che si basano sull’idea del valore del Bene, e che il bene sia un motore, una risorsa inesauribile, capace di generare le migliori virtù dell’Uomo e l’unione di tante diversità.
La forza di questo pensiero è che la condizione del nostro benessere stia nelle capacità di generare il bene comune, che ciascuno di noi dipenda anche dagli altri.
E’ questo approccio che determina la responsabilità di ogni rotariano di agire secondo le quattro domande del Rotary: risponde a verità? é giusto per tutti gli interessati? promuoverà la buona volontà e migliori rapporti di amicizia? sarà vantaggioso per tutti gli interessati?
Ogni rotariano esercita il suo ruolo, la sua leadership, rispondendo a queste quattro domande e diventa un ambasciatore nella divulgazione dei valori fondamentali del Rotary, nell’azione professionale, nella vita e nelle attività di servizio della comunità.
L’azione rotariana è totalmente volontaria e suoi soci agiscono per trasmettere speranza, entusiasmo e passione nel sostegno delle persone, per cause da condividere anche con altri partner, per promuovere o aderire a progetti che siano ragione di miglioramenti duraturi, per produrre risultati tangibili.
Tuttavia quest’opera è poco conosciuta e spesso sui Rotariani aleggiano luoghi comuni contrari al vero che ne travisano le motivazioni e le finalità.
Questa pubblicazione, ideata per celebrare il trentesimo del Club Maniago Spilimbergo, ha lo scopo d’informare, di comunicare anche con la platea non rotariana e rifugge da ogni tentazione di autocompiacimento. Ha l’obiettivo di raccontare cos’è il Rotary in particolare a chi non lo conosce.
Ci interessa far conoscere il Club Rotary attraverso il racconto di ciò che ha fatto in questo territorio, per le persone, per i monumenti, i beni artistici, le chiese, le associazioni di volontariato. Per aver donando attrezzature sanitarie, sostenuto la disabilità, promosso la cultura, senza attendere che qualcuno lo chiedesse. E’ grazie alla sensibilità dei soci del Club che queste azioni sono state promosse e realizzate, sostenute con il loro impegno diretto e, quando è servito, rimboccandosi le mani e mettendosi al lavoro.
A loro va il ringraziamento di tutto il Club e credo anche da parte di tante persone e della Comunità intera, che di quei doni ha beneficiato.
Nello scorrere le pagine di questa pubblicazione si troveranno le iniziative principali del Club, le più importanti forse, ma non vanno dimenticate anche quelle così dette “minori” che sono molte e preziose per chi ne ha beneficiato.
Presentiamo anche il nostro territorio, che comprende un’area vasta della provincia di Pordenone che fa capo alle due cittadine di riferimento, Spilimbergo e Maniago, con l’area Pedemontana, le Valli e la Montagna.
E’ un territorio straordinario, ricco di bellezze paesaggistiche e naturali, di grande valore, di tradizioni artigianali antiche e di prestigio, come le coltellerie di Maniago, la Scuola di Mosaico di Spilimbergo, il Parco delle Dolomiti Friulane, inserito dal 2009 nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità e la tradizione delle Barbatelle di Rauscedo e dei Vivai Cooperativi, che rappresentano una preziosa unicità produttiva mondiale.
Il volume contiene anche alcune informazioni sul Rotary International, la Rotary Foundation e il nostro Distretto Rotary 2060, che svolge una formidabile azione di stimolo e orientamento, di formazione dei rotariani e di cultura rotariana, senza la quale verrebbero meno tanti presupposti della vita dei Club e dell’impegno dei suoi soci.
L’auspicio è che siano colte appieno le motivazioni dei Rotariani, la capacità di ciascuno di loro di assumersi personalmente la responsabilità sociale, come strumento di servizio e azione a favore degli altri. Questo è uno degli aspetti di base dell’identità dei Rotariani che hanno, con la loro reputazione e le loro doti di leadership, l’autorevolezza e la forza per essere un esempio nella comunità ove operano.
Il racconto di trent’anni d’attività del Club e dei Rotariani del territorio di Maniago e Spilimbergo è il giusto riconoscimento alla loro azione, affinché i tanti gesti compiuti non svaniscano, affinché si coltivi la memoria anche per quelli che verranno, poiché senza di essa si dissolverebbe la stessa identità e di tale identità i Rotariani possono esserne fieri.
Pietro Rosa Gastaldo – Presidente del Club 2016 – 2017