Giovedì 12 ottobre 2017 – VIVARO da “Gelindo dei Magredi”
LO ZAFFERANO
tra cultura, business ed esperienza gastronomica Relatore Luigi CAMPELLO
(Presidente Rotary Club Pordenone Alto Livenza – Titolare AURUM JULII)
Interclub con il Club Rotary San Vito al Tagliamento
Lo Zafferano e l’attività dell’azienda Aurum Julii di Luigi Campello, Presidente del Rotary Club Pordenone Alto Livenza, sono stati al centro di una serata rotariana d’interclub fra Maniago – Spilimbergo e San Vito al Tagliamento.
L’incontro, al quale hanno partecipato una cinquantina di soci e ospiti dei due Club Rotary, è stato aperto dai saluti e da una breve introduzione della Presidente del Rotary di Maniago – Spilimbergo, Angelica Peresan che, con Maria Cristina Strasiotto, Presidente del Club di San Vito al Tagliamento, ha condotto l’evento.
La Presidente ha presentato il relatore Luigi Campello, presente con alcuni collaboratori dell’Aurum Julii, fra questi, Andrea Finco, socio fondatore e CEO dell’azienda ed ha ricordato che Luigi si dedica a quest’attività dopo aver svolto una vita professionale come top manager d’impresa, che l’ha visto ai vertici nazionali e internazionali del gruppo Zanussi – Electrolux, dove dal 2005 al 2012 ha ricoperto la carica di Direttore Generale Electrolux Italia e Vicepresidente dell’Unione Industriali di Pordenone. Oltre all’Aurum Julii, Campello ha fondato nel 2014 l’Easy Rain, una start up del settore auto per i sistemi di sicurezza anti-acquaplaning e opera come Business Angel, supportando e investendo in start-up ed è membro del Polo Tecnologico di Pordenone. In apertura della serata ha portato un saluto anche il rotariano Franco Scolari, direttore del Polo Tecnologico di Pordenone.
L’Aurum Julii è una start up del settore agricolo, che dal 2015 coltiva e produce uno zafferano di alta qualità in diverse località del Friuli Venezia Giulia ed è alla continua ricerca delle soluzioni tecnologiche più innovative da introdurre nel processo produttivo.
La Zafferano, ha affermato Campello, nella sua interessante introduzione, è una spezia sottovalutata, ma con grandi potenzialità, pur essendo un prodotto d’eccellenza e di nicchia, attrae nuovi cultori sia per la sua produzione, sia per il suo impiego nella ristorazione più rinomata.
Il relatore si è soffermato sulle proprietà di questa nobile spezia, sui suoi effetti benefici per la salute. In Europa fu molto coltivato e richiesto nel periodo Rinascimentale e oggi si coltiva soprattutto in Medio Oriente e il nome deriva dal persiano “za’faran” che significa oro splendore, saggezza. L’habitat originale è, però, il bacino del Mediterraneo, ha precisato Campello, dove si coltiva da 3500 anni e il nome latino è “Crocus”. La spezia colora ed esalta molti piatti tipicamente italiani, a cominciare dal risotto alla milanese ed ha molte proprietà salutari con un’altissima concentrazione di sostanze utili alla salute.
Campello ha raccontato l’esperienza avviata nel 2015 a Polcenigo, dalla produzione alla commercializzazione, che oggi si estende in altre località del Friuli, Artegna, Grado e fino al Carso triestino. Di rilievo la collaborazione con l’Università di Udine per un prodotto rigorosamente biologico e naturale, nel pieno rispetto della tradizione, che si traduce nella più alta qualità, per la massima soddisfazione del consumatore.
L’obiettivo di Aurum Julii è l’eccellenza, per realizzare un prodotto raffinato e distintivo in grado di collocarsi nell’alta gamma, per sapore, odore e colore, tanto da guadagnarsi la certificazione ISO 3623, per essere prodotto garantito e di qualità superiore. Campello ha chiuso la sua presentazione ricordando le origini, la storia di questa straordinaria spezia e la strategia di crescita produttiva e commerciale di Aurum Julii, con un approccio aziendale, innovativo e industriale. L’approccio industriale, ha ricordato Campello, serve sia per l’automazione della coltivazione, sia per l’essiccazione del prodotto, al fine di salvaguardarne intatte le proprietà naturali ed estetiche. Nella serata è intervenuto anche Andrea Finco, Vice Presidente e Ceo di Aurum Julii, che si occupa anche di consulenza per aziende farmaceutiche, che ha parlato delle proprietà salutari dello zafferano, dei risvolti culturali e storici di questa spezia che, nell’antichità e per il suo valore, era usata come moneta di scambio. Finco ha ricordato anche che la strategia aziendale punta a un mercato globale di alta gamma, sulla qualità e sul made in Italy. Il prodotto è confezionato in uno “scrigno” prezioso, anche con vetri di Murano, per valorizzarne appieno la preziosità.
La serata è terminata con la degustazione di piatti prodotti con questa preziosa spezia e il ringraziamento ai relatori da parte di Angelica Peresan e Maria Cristina Strasiotto, che ha infine ricordato come l’iniziativa della Aurum Julii costituisca un’azione culturale ed economica importante per la valorizzazione del nostro territorio.