Spilimbergo giovedì 4 novembre 2021
Un Presepe di Mosaico
Il service del Club per una figura del presepe di Spilimbergo
È stata presentata la partecipazione del Rotary Club Maniago – Spilimbergo al progetto “Un presepe di mosaico” di Spilimbergo, avviato nel Natale del 2019 ed ora gestito dalla “Associazione Immago Musiva ets”, che prevede l’istallazione delle figure sacre della Natività nello spazio antistante al Duomo Arcipretale di Santa Maria Maggiore della città. L’iniziativa del Rotary è stata illustrata nel laboratorio dai promotori Alessandro e Michelangelo Serena e prevede il sostegno alla realizzazione di un’opera “La Carità”, realizzata dalla giovane mosaicista Isabella Pietrangeli, di Roma, che a Spilimbergo ha realizzato il suo corso di studi nella centenaria Scuola di Mosaico. L’opera farà parte del corredo delle immagini sacre che a dicembre saranno istallate presso il Duomo. L’inaugurazione avverrà il prossimo 5 dicembre. L’incontro con Alessandro e Michelangelo Serena è stato aperto dal Presidente del Rotary Club, Davide Petralia, che ha richiamato il valore dell’iniziativa dell’Associazione che ha lo scopo di valorizzare l’arte musiva e, nello stesso tempo, dare sostegno ai giovani mosaicisti che si diplomano nella scuola spilimberghese e che si avviano a un’attività professionale agli inizi sempre difficoltosa. Il valore e le novità di questo progetto sono state illustrate dal maestro Alessandro Serena che cura la direzione artistica e la realizzazione dei bozzetti delle opere. Le novità tecniche di questo progetto, di figure ad altezza naturale, sono la realizzazione delle opere fronte e retro e l’uso di materiali trasparenti che esaltano di luce colorata le immagini nel variare della luce solare. “Il mosaico – ha precisato Serena – diventa allora con evidenza scultoreo e non solo più solo decorativo; si impone direttamente e autonomamente come presenza di percorso estetico e segno di molti gradi di libertà. I mosaici seguono la fantasia dei loro autori, con una sapiente esaltazione del ricamo con le tessere musive che cercano il dialogo tra geometrie minute e sfumature di colore a ben suggerire i volumi”. La realizzazione di queste opere prevede ben sessanta fasi di lavoro con l’uso differenziato dei materiali, dai smalti di vetro, all’oro bianco a quello colorato, dalla texture classica, bizantina, alla moderna divisionista. L’obiettivo, negli anni, è di arrivare a cinquanta figure. Un progetto ambizioso, che sta ottenendo molti sostegni da Enti Associazioni e Istituzioni e già da sessanta persone benefattrici. I mosaicisti adesso impegnati sono venti, metà dei quali giovani, con sedici ditte coinvolte. Un ulteriore buon motivo per realizzare questo progetto – ha terminato Serena – è di dare ancor più visibilità e attrattività alla Città del Mosaico, la cui centenaria presenza della Scuola di Mosaico è di un valore straordinario, con quest’opera che esalta i valori del Natale, un unicum unico nel panorama dei presepi realizzati negli ambienti esterni.