Spilimbergo – Scuola di Mosaico – venerdì 15 dicembre 2023
Consegna della Borsa di Studio del premio “Nemo Gonano” a Corinna Bizzocchi
studentessa della Scuola Mosaicisti del Friuli di Spilimbergo
L’intervento a ricordo di Nemo di Gino De Mattia
“È con estremo piacere che consegno come Presidente del Rotary Club Maniago Spilimbergo, questa borsa di studio a te, Corinna Bizzocchi, studentessa della Scuola Mosaicisti del Friuli di Spilimbergo. Siamo fieri di poterti offrire questo riconoscimento in virtù del tuo impegno, della tua dedizione e della tua capacità di apprendere. La tua ricerca della perfezione e la tua passione per l’arte del mosaico non sono sfuggite ai tuoi insegnanti e alla Commissione che ha valutato le opere.” Con queste parole il Presidente del Club, Moreno Dal Pont, ha consegnato il Premio Gonano alla vincitrice dell’edizione 2023. Dal Pont ha anche affermato che: “La Scuola del Mosaico di Spilimbergo ha sempre avuto a cuore la formazione di artisti completi, capaci non solo di esprimersi attraverso il proprio lavoro, ma anche di condividere i valori d’impegno, professionalità e passione che sono alla base del mondo dell’arte e della nostra vita”. Alla cerimonia, svoltasi nell’aula conferenza della Scuola, sono intervenuti il Presidente e il Direttore, Stefano Lovison e Gian Piero Brovedani, il Sindaco di Prato Carnico (Paese d’origine di Nemo Gonano – Pesaris ne è frazione) Erica Gonano, con gli studenti e docenti dell’Istituto e per il Rotary anche Angelica Peresan, Rosanna Rovere, Davide Petralia e Gino De Mattia che di Nemo Gonano ha illustrato la figura e che riportiamo in questo numero de La Voce Rotariana.
La Signora Anna Maria Ronzat (Vedova di Nemo Gonano ndr), ha esordito De Mattia, che non può partecipare perchè ricoverata in una struttura, vuole ringraziare il Rotary Maniago Spilimbergo, per questa iniziativa che mantiene vivo il ricordo di suo marito Nemo. Ringrazia il Sindaco di Prato Carnico, Erica Gonano, della sua presenza, dell’ospitalità concessa in questa scuola dal Presidente Stefano Lovison e dal Direttore Gian Piero Brovedani. Nemo Gonano era nato a Pesaris il 23 ottobre del 1930 nel comune di Prato Carnico. Questo paese è noto in Italia e all’estero come il paese degli orologi nella cosiddetta Valle del tempo e ciò, per la famosa fabbrica di orologi Solari che si era insediata ancora nei primi anni del ‘700 e tuttora operante. Era il quarto figlio di Luigi e Rosa, entrambi figli d’immigranti. Il nonno materno, Osvaldo, durante la costruzione della ferrovia Transiberiana, contrasse una malattia che lo portò ad una precoce morte. Lasciava la moglie di 32 anni e 5 figli da allevare. Si può immaginare una famiglia di sei persone senza nessuna entrata se non il magro reddito del lavoro dei prati di montagna. Lo stato era assolutamente assente. Nasceva in quegli anni la questione sociale che ambiva a una società più giusta. Sorgevano le prime Società operaie di mutuo soccorso e il Papa Leone XIII emanava l’enciclica Rerum Novarum, un documento di grande importanza che creava le basi per l’insegnamento della dottrina sociale cattolica e i conflitti di classe. Nemo preferiva quelli d’ispirazione positivistica dei rivoluzionari e non disdegnava i classici dell’ottocento russi e italiani. Il Padre dopo cena leggeva ai figli qualche capitolo dei romanzi a puntate e forse da quelle letture che a Nemo era venuta una forte passione per la lettura e la cultura in genere. Conseguita l’abilitazione Magistrale, cercò subito un lavoro che gli permettesse di seguire l’università senza pesare economicamente sulla sua famiglia. Lavoro e studio intensi in quegli anni, che gli permisero di laurearsi a pieni voti con una tesi sulla Storia della Filosofia. A 32 anni vinse il Concorso nazionale di Dirigente scolastico. Era il più giovane direttore scolastico d’Italia. La sede da lui scelta fu Spilimbergo. In quel periodo scriveva articoli di filosofia e sociologia per varie riviste mettendosi in luce presso il Centro Didattico Nazionale che lo indicò idoneo alla direzione delle scuole italiane all’estero, precisamente alla sede di Bruxelles, ma rinunciò per stare vicino alla famiglia. E la politica? Alla politica attiva, quella da svolgere in prima persona, non ci pensava per nulla. Non s’immaginava militante di un partito, si occupava però, da volontario nel campo sociale, come fondatore e animatore di circoli culturali. Nel 1964 una svolta. Doveva nascere la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia in un clima di grandi attese. Così, in questo clima, più volte alcuni amici gli chiesero di candidarsi nel collegio di Tolmezzo e al senatore Attilio Zannier di Spilimbergo non poteva dire di no. Iniziò così la sua carriera politica come assessore nel comune di Spilimbergo e, subito dopo, si occupò di vari assessorati della Provincia di Pordenone. Ma nel 1976 ci fu il terremoto del Friuli. Avendo lui competenza diretta nel campo dell’istruzione, diede corso alla costruzione di grandi edifici scolastici. Andava particolarmente orgoglioso per la realizzazione dell’Istituto Tecnico Agrario di Spilimbergo e il Liceo Scientifico di Maniago. Poi arrivano le due Legislature in Consiglio Regionale a Trieste. Solo la Regione poteva essere parte attiva in cose importanti che incidessero sulla vita dei cittadini, agricoltori, artigiani, commercianti e iniziative per i giovani che non potevano comprarsi una casa e in tale settore s’impegnò. Svolse il mandato amministrativo regionale di assessore all’edilizia e allo sport. S’impegnò anche in occasione dei Campionali mondiali di calcio in Italia nel 1990 presentando uno stadio adatto per l’avvenimento. Nello stadio Friuli si svolgeva un girone impegnativo con le nazionali di Spagna, Belgio, Uruguay e Corea del Sud, e, s’impegnò per il suo miglioramento e lo stadio venne promosso come adatto per gli incontri internazionali. Nemo terminò la sua esperienza politica in Regione come Presidente del Consiglio Regionale. Poi gli arrivò una chiamata dal sindaco della città di Spilimbergo, appena eletto, che gli propose di assumere la Presidenza della Scuola di Mosaico. La Scuola aveva bisogno di una persona di esperienza nel campo dell’amministrazione pubblica per fare un balzo in avanti, e dopo una consultazione con gli esponenti politici locali, diede il suo assenso. Trovò una situazione pesante sul piano finanziario, anche se, quella scuola era autorizzata da una legge Regionale. Ma la sua fortuna e le persone a lui collegate, il direttore e i vari docenti, avevano il solo interesse di vedere la scuola mettersi sul giusto binario, cosa che è avvenuta anche dopo quando, trascorsi una decina di anni, aveva terminato il suo mandato e l’aveva rilanciata in modo importante. Infine, c’è l’impegno per molti anni di Nemo Gonano nel Rotary Club Maniago Spilimbergo, dove fece il Presidente dando un importante contributo di autorevolezza, sociale e culturale, facendo crescere il Club, impegnandosi nella sua missione di solidarietà verso chi ha più bisogno.