Giovedì 9 maggio 2024 – da Gelindo dei Magredi – Vivaro
Dove il mare incontra i sassi
Incontro con Sergio e Deborah Gelisi – Podere Gelisi San Quirino
“Dove il mare incontra i sassi” è stato il tema della serata con relatore Sergio Gelisi titolare del Podere Gelisi, un’azienda vitivinicola a conduzione familiare di San Quirino che Gelisi conduce con la moglie Marzia e i tre figli Jessica, Francesco e Deborah, presente alla serata. Dopo il benvenuto agli ospiti da parte del Presidente del club Moreno Dal Pont, Angelica Peresan ha presentato gli ospiti. Sergio Gelisi nato ad Aviano, aiuta il padre che si era trasferito alle Villotte di San Quirino nel 1961, proveniente dall’Istria. All’età di 18 anni, Sergio apre la sua partita IVA, proseguendo il lavoro avviato dal padre. Grazie al contributo della moglie Marzia, l’azienda cresce nel corso degli anni. Da una superficie iniziale di 7 ettari nel 1961, oggi si estende su 30 ettari nel comune di San Quirino. La cantina subisce una trasformazione significativa, adottando le migliori tecnologie per la produzione di vini bianchi e rossi di alta qualità. Nel corso dei decenni, l’azienda raggiunge numerosi traguardi, esportando i vini del Podere Gelisi in tutto il mondo. I vini di Gelisi sono apprezzati persino da tre Presidenti della Repubblica: Carlo Azeglio Campi, Giorgio Napolitano e, più di recente, Sergio Mattarella. Per anni, i prodotti dell’azienda sono stati venduti nelle basi americane in tutto il mondo. Recentemente, è stato creato un nuovo vino, il Rosso Mandarino, una selezione dei migliori vini rossi dell’azienda, affinato in botte. Peresan ha presentato anche il curriculum di Deborah Gelisi che, dopo aver conseguito il diploma di perito agrario presso l’Istituto Agrario di Conegliano nel 2017, ha proseguito i suoi studi iscrivendosi al sesto anno facoltativo. Qui ha approfondito le materie d’indirizzo, concentrandosi soprattutto sull’enologia e la viticoltura, ottenendo nel 2018 il diploma di Enotecnico. Nel 2019, ha ricevuto la prestigiosa Borsa di Studio Internazionale “Etilia Carpenè” dall’azienda Carpenè-Malvolti di Conegliano, che le ha permesso di frequentare un corso di Marketing del Vino in lingua inglese presso l’Università di Davis, in California. Nel 2022, Deborah è stata accolta nell’Associazione Nazionale Donne del Vino, confermando il suo ruolo di protagonista nel mondo vitivinicolo italiano. La serata quindi è proseguita con un dettagliato storica illustrazione da parte di Sergio Gelisi, della sua famiglia, con dovizia di particolari e aneddoti ha illustrato l’arrivo a San Quirino di suo padre sfollato dal capo profughi Istriani di Cremona, che esattamente come oggi, il 9 maggio del 1961 aveva ricevuto dall’Ente delle Venezie l’assegnazione del lotto di terreni di 7 ettari per i quali avrebbe dovuto corrispondere una cifra di 160 mila lire in trent’anni. Gelisi ha spiegato come si è sviluppata l’azienda, anche dal punto di vista tecnologico e di attrezzature, per soddisfare le necessità della produzione ora con una superficie di 30 ettari. L’azienda vende oltre un milione di euro di prodotto esportato in tutto il mondo. Gelisi ha anche parlato del passaggio generazionale in atto con la costituzione della società “Terre dei Fradej“ composta dai tre figli e i coniugi Gelisi. Numerose poi sono state le domande rivolte dai partecipanti soci e ospiti, sulle metodologie di produzione, caratteristiche organolettiche dei vini, metodi di lavorazione e conservazione dei vini, alle quali, nella sua qualità di enotecnico, perito agrario, Deborah Gelisi, con dovizia di particolari e in maniera professionale ha risposto durante tutta la conviviale.
Martedì 7 maggio 2024 Scuola Secondaria di Primo Grado IC “Margherita Hack” Maniago
L’inquinamento da plastiche e microplastiche
Facciamo la differenza con la differenziata
Relatori: Camilla Costa e Attilio Cattaruzza
Educare i giovani alla tutela dell’ambiente è una delle missioni prioritarie del Rotary International. E ciò che ha fatto il Rotary Club Maniago – Spilimbergo martedì 7 maggio alla Scuola Secondaria di Primo Grado, all’Istituto Comprensivo “Margherita Hack” Maniago, incontrando i ragazzi di due classi prime (prime C e F) per le quali ha organizzato a fine mese anche una visita didattica all’impianto di valorizzazione dei rifiuti Eco Sinergie di San Vito al Tagliamento. Questa iniziativa si colloca fra le oltre trenta che il Distretto Rotary Nord Est ha organizzato nel corso dell’annata 2023-2024 dedicate ad affrontare il tema della raccolta dei rifiuti e dell’inquinamento dell’acqua, torrenti, fiumi, laghi e mare, dalle plastiche e microplastiche, denominato “Rotary Plastic Ride”. All’incontro con i giovani sono state presentate due relazioni da parte dei rotariani Camilla Costa e Attilio Cattaruzza che hanno trattato rispettivamente il tema dell’inquinamento da microplastiche e plastiche e sui rifiuti urbani maggiormente presenti nelle utenze domestiche, in particolare vetro plastica e cartone che possono avere una seconda vita. In apertura dell’incontro, il Presidente del Rotary Club, Moreno dal Pont, presente con Gino De Mattia e Pietro Rosa Gastaldo, ha parlato dell’azione umanitaria locale e globale del Rotary e delle tante azioni che realizza proprio per le giovani generazioni. Costa ha spiegato che la causa dell’inquinamento da microplastica è nell’uso che si fa delle materie plastiche e la maggior parte di queste, che è nei mari e negli oceani, arriva dalla terraferma. Oppure è trasportata dai fiumi più grandi, che fungono da nastri trasportatori raccogliendo immondizia su immondizia man mano che scendono a valle. Una volta che sono in mare, molti dei rifiuti plastici rimangono in acque costiere. Ma quando sono catturate dalle correnti oceaniche, possono andare a finire in tutto il mondo. Ha poi spiegato che da uno studio del 2021 è stato calcolato che in media ingeriamo da 0,1 a 5 grammi di microplastica ogni settimana (5 grammi è l’equivalente in peso di una carta di credito!) a seconda della regione in cui si vive, dello stile di vita e della dieta. Cattaruzza ha invece spiegato il ciclo di recupero e valorizzazione dei rifiuti, spiegando che ogni risorsa a disposizione dell’uomo deve essere gestita in modo intelligente, partendo dal ciclo iniziale del processo di realizzazione di un prodotto, chiedendoci quali saranno i suoi step di vita e progettandone la sua fine e la sua rinascita. L’uomo, ha sostenuto Cattaruzza, ha il dovere, di fronte alle generazioni future, di definire, progettare, produrre, disporre in modo intelligente i prodotti derivati dalla terra, in armonia con le priorità di quest’ultima.
Una targa a ricordo di Giuseppe Castellarin
Il riconoscimento al padre di Marco, rotariano già Presidente del Club di Verona
Il 3 maggio scorso, nel corso di una semplice cerimonia, è stata collocata a Verona, nella sede della centrale operativa del SUEM 118, una targa in memoria del dottor Giuseppe Castellarin che, nel 1987 insieme ad altri colleghi creò il servizio di Verona Emergenza. Nel giugno 1986, il dottor Castellarin dall’allora presidente dell’Ulss 25 fu incaricato di coordinare l’organizzazione dei servizi di emergenza, per avere una centrale con specifici protocolli per tutte le strutture sanitarie e le associazioni di volontariato che collaboravano alla raccolta, soccorso e trasporto di persone in stato di emergenza. Il dottor Castellarin ebbe l’idea di inserire nelle operazioni la stabilizzazione dei parametri vitali, in modo che il trasporto diventasse un vero e proprio intervento di emergenza sanitaria. Da questo nucleo originario, uno dei primi a essere strutturato in Italia, nacque l’attuale Centrale operativa SUEM 118, istituita dalla Regione del Veneto in seguito al DPR 27 marzo 1992 per il sistema di emergenza sanitaria nazionale, diventando una Unità organizzativa complessa dell’Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona. Fu un modello di emergenza che ha anticipato l’attuale servizio emergenze 112 e fu il primo servizio eliassistito. Giuseppe Castellarin è stato anche Presidente del Rotary Club Verona. Alla cerimonia, tra gli altri, sono intervenuti anche i figli e, fra loro, Marco Castellarin, presidente eletto del nostro Club. “All’epoca – ha detto Marco Castellarin nel corso della cerimonia – ero studente di Medicina e ricordo il progetto di mio padre per una nuova metodologia d’assistenza e l’utilizzo dell’elicottero che in Europa cominciava, ma in Italia non c’era ancora. Oggi ho donato al direttore Valerio un volume in cui mio padre scrisse la storia di quel progetto”. Alla cerimonia sono intervenuti: Direttore generale ASL dott. Callisto Bravi, Direttore UOC Suem 118 dott. Adriano Valerio, Presidente Ordine Medici Verona dott. Carlo Rugiu, Direttore UOC Analisidott. Giuseppe Lippi, Direttore Chirurgia Generale Prof. Alfredo Guglielmi, Direzione Medica Dott. Giovanna Ghirlanda e dott. Luca Brizzi, Direttore UOC Chirurgia vascolare Gianfranco Veraldi, Assessore Servizi Sociali Comune Verona Luisa Ceni, Consigliere comunale Daniela Drudi.