Giovedì 15 settembre 2022 – Il Giardino – Fanna
Serata sul Soccorso Alpino del CAI
Dott. CARLO FACHIN
Il Soccorso Alpino del Club Alpino Italiano, nasce nel 1949 in Italia e nel Friuli Venezia Giulia nel 1954. A parlarne, nella serata del Club è stato il dott. Carlo Fachin, medico, da sempre impegnato in azioni di volontariato e solidarietà. A presentarlo al Club, è stato il Presidente del Rotary Maniago – Spilimbergo Andrea Fiore, che ne ha ricordato brevemente il curriculum. Fiore ha ricordato che Fachin ha collaborato con il Rotary Club, dall’annata del Presidente Sergio Dus per il service BLSD nelle scuole, con attività di educazione alla prevenzione e insegnamento all’uso dei defibrillatori che il Club ha donato alla scuole e altre enti del nostro territorio. Poi è stato lo stesso Fachin a parlare del ruolo e dell’importanza del Soccorso Alpino nel quale svolge l’attività di volontario medico dal 1983. Sono stati quarant’anni dedicati ad aiutare gli altri, sulla base del principio morale di agire per il bene delle persone, della solidarietà e dello spirito di servizio gratuito. Ed è stato proprio dal principio di solidarietà alpina – ha spiegato Fachin – che è nato il Soccorso Alpino. Il primo è stato costituito nel Tarvisiano a Cave del Predil nel dicembre del 1954, poi nel resto della Regione, che oggi conta ben 10 stazioni d’intervento e a cui si è unità anche l’attività del Soccorso speleologico. Le parole di Fachin trasudano di quell’altruismo, di sentimenti ed emozioni che coinvolgono tutti e spiegano quanto i sacrifici personali, la dedizione al servizio, siano superiori a ogni fatica. Il relatore, fra storie vissute e aneddoti, ha spiegato come si svolge il servizio, con interventi nelle emergenze, fatti di giorno o di notte, che impongono una continua reperibilità. Le aree dell’attività del Soccorso Alpino sono fondamentalmente tre: le attività tipiche del soccorso in casi di emergenza, le attività di prevenzione ed educazione e gli interventi nelle grandi calamità. Il personale è addestrato, ha spiegato, e ogni tre anni ci sono le verifiche fisiche e attitudinali perché intervenire nelle situazioni, anche le più pericolose, per i soccorritori impone non solo la professionalità ma anche una preparazione fisica adeguata. Gli interventi sono fatti nelle zone più impervie, per recuperare feriti e anche salme e talvolta – ha precisato Fachin – “rimaniamo accanto tutta la notte in attesa del recupero con la luce del sole”. La dinamica del numero degli interventi del Soccorso Alpino è cresciuta molto negli anni in Regione: dai 26 interventi del 1986 si è arrivati ai 450 soccorsi del 2020. Il Soccorso fa parte della Protezione Civile di cui è organo tecnico e sono molte le attività di educazione alla prevenzione che svolge nel territorio. Uno dei corsi è “Ferma l’emorragia”, che si unisce all’uso dei defibrillatori che hanno salvato tante vite anche nei rifugi e nei luoghi di culto, laddove vi sono assembramenti di persone. La montagna oggi è molto frequentata, diversamente da un tempo, e le probabilità d’incidenti è molto maggiore, per imperizia, mancanza di preparazione fisica o attrezzature e abbigliamento inadeguati. Fachin ha ricordato che la montagna è fondamentalmente un ambiente ostile all’uomo e il suo approccio deve essere fatto in modo attento e accurato, con preparazione fisica e attrezzature adeguate. Infine Fachin ha ricordato come in quest’attività, ma in fondo nella sua professione di medico, gli piaccia la medicina come azione vera, accanto al paziente, dove si misurano le proprie competenze, la propria professionalità e responsabilità. È stata una serata davvero interessante, anche per l’empatia del relatore, che ha saputo trasmettere informazioni con l’emozione di chi le ha vissute. Al termine dell’incontro al dott. Carlo Fachin è stata consegnata una targa di ringraziamento del Rotary per il suo impegno nel service BLSD nelle scuole. A farlo sono stati il past President Sergio Dus e Andrea Fiore.
Domenica 18 settembre – La Garitta – Tauriano di Spilimbergo
Alice nuova Presidente dell’Interact
Si chiama Alice ed è la nuova Presidente dell’Interact Maniago – Spilimbergo. Subentra ad Aurora che è stata la prima presidente del Club dei giovanissimi interactiani, costituito lo scorso anno grazie all’iniziativa dell’allora Presidente del Rotary Davide Petralia. Il Club è adesso costituito da quindici giovani, soprattutto ragazze fra i 14 e 18 anni. Il passaggio delle consegne è avvenuto alla Garitta di Tauriano nel pomeriggio di domenica scorsa. Vi hanno preso parte anche il Presidente del Rotary Club Andrea Fiore, con il Presidente Eletto Morena Dal Pont, lo stesso Petralia e Angelica Peresan, responsabile per il Rotary dei giovani interactiani. Erano presenti anche i soci, Gino De Mattia, Pietro Rosa Gastaldo e il Presidente del Club Rotaract Maniago – Spilimbergo, Enrico Poniz. Fra i futuri impegni dell’Interact è prevista un’attività di lettura di brani nelle scuole.