Giovedì 23 maggio – Da Cesco “Alle Verdi Colline” – Toppo
Resoconto dell’Annata Rotariana e passaggio delle consegne
Da Gianvico Measso ad Attilio Cattaruzza e Sergio Dus
Serata di caminetto del Club dedicata ad un primo passaggio di consegne del Presidente Gianvico Measso al Presidente Eletto Attilio Cattaruzza e a quello Nominato Sergio Dus. Measso ha fatto una relazione che esprime i suoi sentimenti sul Rotary dopo la conduzione del Club per un anno. Ha anche distribuito ai soci un dossier, dove al suo interno sono contenuti una relazione, una raccolta fotografica e le “Le Voci Rotariane”del Club dell’annata 2018-2019. Il Presidente ha voluto fornire questo utile strumento ai soci affinché potessero avere una memoria di quanto svolto insieme e modo che così ognuno di noi si possa riconosce nel lavoro e nell’ impegno profusi per la loro ideazione e realizzazione, andando così a formare un tutt’uno con quelli eseguiti nella lunga vita del nostro sodalizio. Nel corso della serata sono intervenuti anche Attilio Cattaruzza, che ha parlato della preparazione della sua annata da Presidente e Angelica Peresan, che ha aggiornato il Club sull’avvio della conclusione del service della bicicletta per disabili. Pubblichiamo ampi stralci della relazione del Presidente, questo il testo: Ho rivisto quanto mi ero promesso e auspicato nella Relazione Programmatica del 5 luglio 2018 e dopo aver condiviso e percorso questi numerosi mesi di esperienza rotariana insieme a voi, molto probabilmente la riscriverei diversamente. Una cosa però non modificherei ed è il motto che avevo scelto per rappresentarla: “Le Persone sono e fanno il Rotary”. Sì, proprio le persone, proprio noi, siamo il Rotary, con il nostro impegno, la nostra passione, il nostro lavoro e il nostro modo di essere. Sono socio di questo Club da oltre quindici anni, l’impegno profuso dalla squadra di amici che mi ha coadiuvato in questi mesi è stato notevole, ma al tempo stesso, illuminante, ripagante e ricco di soddisfazioni. Sono ancora più convinto che ognuno di noi possa e debba fare questa esperienza e tutti i Presidenti che mi hanno preceduto, credo possano confermarlo. Nella vita di un uomo l’esperienza è una grande cosa. Ricordo che agli inizi della mia professione un anziano e saggio cliente mi disse: “l’esperienza è la consapevolezza degli errori già fatti”. Come giusto che sia, il vivere all’interno di una comunità può comportare anche esperienze dialettiche e punti di vista non coincidenti, ma lo spirito della tolleranza e dell’altruismo, che sono le linee guida che ogni rotariano deve avere e ancora di più per chi ricopre la carica presidenziale, consentono di rivolgersi e di focalizzare il proprio impegno verso l’unico e grande obiettivo che è , il bene del Club. Il bene del Club, deve essere l’unico impegno e valore che ogni presidenza si deve porsi, quindi a volte può accadere che alcune decisioni, possono non soddisfare tutti. Ogni singolo socio è prezioso, ma al tempo stesso deve essere consapevole di avere la grande responsabilità di rappresentare e di rappresentarci tutti noi e di questo, tutti ne dobbiamo essere, pienamente coscienti.
È giusto che ciascuno possa esprimere la propria ricchezza interiore, nel rispetto degli altri, che possa sentirsi importante ambasciatore delle visioni del Rotary, protagonista del cambiamento, portatore di quel senso di fiducia e di speranza, di cui si sente sempre di più il bisogno. La strada verso un mondo migliore, passa attraverso ognuno di noi e noi, uniti, abbiamo il compito di illuminare, in ogni istante della nostra vita, questa strada, con il nostro modo di essere e di agire. Forse questo è il nostro service più importante. Una via che porta al servizio e al rispetto per gli altri, al dialogo, al raggiungimento di grandi e nobili traguardi, alla costruzione di un mondo migliore. E il Rotary come il nostro Club è ricco di persone così. Siete proprio voi, vi ho conosciuto, vi ho ascoltato, mi sono fatto ispirare e porto in me un profondo senso di gratitudine verso tutti, per quello che in tutti questi anni, mi avete dato. Nel Rotary, dobbiamo vederci con gli occhi degli altri, superare ogni egoismo e ogni forma di stima esagerata di sé e del proprio ruolo. Nel Rotary nessun ruolo è indispensabile, come la ruota gira ed anche i ruoli cambiano ed è bello che sia così. Il servire è uno dei cardini originari del Rotary ed è il suo fondatore, Paul Harris, che ce lo ricorda:
Il Rotary è nato dallo spirito della tolleranza, della buona volontà e del servizio”. La tolleranza e l’altruismo non devono essere interpretati come una debolezza o la legittimazione nel portare avanti propri singoli comportamenti o azioni, ma invece la tolleranza e l’altruismo, sono gli unici grandi valori rotariani, dentro e fuori di noi. Il servizio e l’amicizia sono il nostro riferimento ideale, sono i mattoni e la stessa ragione d’essere del Rotary. Sono valori che si sostengono e si alimentano a vicenda, come l’ossigeno con la fiamma, perché il servizio, rappresenta la concretezza con cui si può esprimere la responsabilità sociale, con l’amicizia invece, si costruisce la volontà di una convivenza buona, generosa e sincera. Una causa in cui dobbiamo credere senza riserve, che ci trasforma, che ci arricchisce e alimenta il corredo delle doti umane di ciascuno di noi. Il nostro impegno, la realizzazione dei Service che abbiamo programmato e condiviso, sono e devono essere il frutto di questo spirito. Il coinvolgimento, la condivisione e la programmazione vera, ci consentono di portare a termine quelle sfide alle quali siamo stati chiamati e sulle quali ci siamo impegnati. La nostra coesione, unita alla tolleranza, ha permesso al Rotary di essere a un passo dal vincere cause umanitarie enormi, come la campagna di eradicazione della polio. Agire presuppone la rimozione di ciò che divide, con quello spirito di tolleranza e buona volontà, tante volte richiamato da Paul Harris nel corso della sua vita. Condividere per generare coesione ed entusiasmo nell’impegno comune, nei Service e nel servizio interno al Club, mettendoci a disposizione in maniera completa, con umiltà, per dare piena realizzazione ai nostri intenti e rendere concreti i nostri sforzi. Negli ultimi anni il mondo ha subito cambiamenti epocali impensabili e il Rotary ha compiuto e continua a fare un grande sforzo di rinnovamento per recepire e fare propri questi nuovi stimoli che posso trasformarsi anche in opportunità. Alcuni di questi passaggi sono stati vissuti con intensità anche dentro al nostro Club. Il nostro territorio, la nostra Provincia ha una straordinaria ricchezza di Club e di Soci, di giovani impegnati nel Rotaract e Interact, gli amici del Club Gemellato di Portorose, dove l’insieme di tutte queste diversità, costituiscono un grande patrimonio.
Serviamo tutti uniti, al di sopra di ogni interesse personale, perché la nostra missione va oltre ciascuno di noi. Siamo chiamati ad agire per promuovere cambiamenti positivi e duraturi nelle comunità vicine, in quelle lontane e dentro di noi. Doniamo il nostro tempo, la nostra passione, il nostro sapere, le nostre professionalità, senza nulla chiedere in cambio. La nostra responsabilità ci chiama a essere d’ispirazione, per incoraggiare noi stessi e gli altri a perseguire questi ideali. L’ideale del servire è il motore propulsore di ogni attività rotariana. Questa sera ho il piacere e l’onore di avviare il passaggio del testimone ad Attilio Cattaruzza, Presidente del nostro Club 2019-2020, che si formalizzerà con il 30 di giugno. Dopo tale data finirà il mio impegno in questo ruolo e metterò a disposizione del Club, se mi verrà chiesto, il bagaglio di esperienze maturate in questo anno. Per i principi sopra richiamati di collaborazione, di condivisione, di squadra, insieme con i più stretti collaboratori del Direttivo, abbiamo già intrapreso un percorso comune di affiancamento e di coordinamento, in modo che non si verifichino sovrapposizioni e dispersione di energie, consentendo così che, iniziative e progetti comuni, possano trovare il loro giusto e meritato compimento. Di Attilio ho subito apprezzato il suo modo di fare e di agire e dove fin da subito il noi, è stata la parola chiave di ogni progetto, ed il primo valore condiviso. Anche con Sergio Dus, Presidente nominato 2020/2021, vi è stata una grande sintonia e condivisioni d’idee e prospettive. Ho avuto la fortuna di avere vicino a me un gruppo di amici che, con pazienza e con grande competenza e costanza, mi hanno aiutato a condividere ogni istante e impegno di quest’annata. A tutti loro sono e sarò sempre profondamente grato e avranno sempre un posto speciale nel mio cuore.
Con animo felice e sereno, sono pienamente consapevole di lasciare il Club in ottime mani.
A tutti Noi auguro nuove emozionanti sfide e grandi soddisfazioni rotariane