Giovedì 23 marzo 2023 da Gelindo dei Magredi a Vivaro
Cervelli che crescono: quanti neuroni servono per crescere?
Relatore Prof. Piero Paolo Battaglini (RC Trieste)
Quanti neuroni servono nel cervello umano per crescere? Tanti, pochi, e poi nell’invecchiamento cosa succede? Il Prof. Piero Paolo Battaglini, ha trattato quest’argomento con la semplicità e la leggerezza che gli provengono da una lunga carriera di professore e ricercatore universitario a Trieste dove era Professore ordinario di Fisiologia umana, alla Facoltà di Medicina e Chirurgia.
Appassionato di neuroscienze fin da giovane, nei suoi filoni di ricerca si è occupato di neurofisiologia della balbuzie evolutiva nell’età adulta, con più di 80 articoli pubblicati su riviste scientifiche internazionali, di connettività cerebrale e funzioni motorie e lo studio dell’alterata attività elettrica nei bambini con ADHD (sindrome da deficit di attenzione e iperattività). Negli ultimi anni universitari ha ricoperto posizioni accademiche importanti: oltre ad essere Professore ordinario di Fisiologia è anche Coordinatore dell’OPBA, (Organismo Per il Benessere Animale; comitato etico per la sperimentazione animale dell’Università di Trieste.) Battaglini, fiorentino di nascita, è socio del Rotary Club di Trieste dal 2003 ed è insignito di Paul Harris Fellow. All’incontro della serata del club è stato presentato dal Presidente Andrea Fiore che, con l’occasione, ha consegnato a Chiara Riccetti Gherbaz (moglie del compianto Massimo Riccetti) l’attestato di Socio Onoraria del nostro club. Chiara ringraziando il club ha apprezzato questo gesto di amicizia che costituisce uno dei valori fondamentali del Rotary. Battaglini, entrando nell’argomento della serata, ha premesso che non è la quantità dei neuroni, che costituiscono le cellule specializzate del cervello per la raccolta e la conduzione degli impulsi nervosi e che rappresentano l’unità morfologica, genetica e funzionale del sistema nervoso, a fare la differenza, ma come sono messe. Nei giovani, ha spiegato, sono molto dinamici. Parlando delle diversità del cervello nell’adolescente ha trattato tre argomenti: i collegamenti fra le cellule nervose, le sinapsi, che in questa fase dell’età evolutiva sono molto dinamiche, le cellule di supporto, le glia, che sostengono il sistema nervoso e che non sono distribuite uniformemente, infine, l’equilibrio del sistema delle emozioni (limbico) e quello della esecuzione (frontale) è instabile. Dopo la nascita, il numero dei neuroni rimane quasi costante, ma i loro prolungamenti e connessioni (sinapsi) aumentano enormemente. Secondo gli stimoli che si ricevono, ha spiegato Battaglini, si possono formare connessioni che servono all’apprendimento, sia favorevoli sia sfavorevoli, a uno sviluppo armonico. Questa plasticità diminuisce con l’età. Battaglini ha poi spiegato le funzioni delle parti diverse del cervello che maturano in progressione della crescita dell’età dei giovani, fino al raggiungimento, nell’età fra i 16 e 20 anni, della maturazione completa che è alla base di nuovi modi di pensare, di comportarsi e di guardare alla vita in genere. Alle domande dei soci, sul funzionamento del sistema nervoso del cervello e dei neuroni in età avanzata, Battaglini ha detto che c’è bisogno di stimoli fisici e mentali. Movimento fisico e attività intellettuale, ovvero stimoli positivi ed emozioni che mantengano in attività il sistema nervoso del cervello.