Giovedì 20 settembre da Gelindo dei Magredi – Vivaro
“Arte. Uno sguardo oltre le apparenze, fra sacro e ’900 friulano”
Relatore Dott. Giovanni Pietro Brusca
Serata da incorniciare quella con il dott. Giovanni Pietro Brusca. Si è parlato dell’arte fra sacro e ‘900 friulano con l’esposizione di sculture lignee e quadri di grande pregio d’importanti autori friulani, presentati dal relatore della serata e che sono stati oggetto di lettura e interpretazione da parte dei soci presenti. Brusca è riuscito a coinvolgere i soci nelle sue riflessioni ed ha trasmesso le emozioni e i sentimenti che trasudano dall’osservazione attenta delle opere presentate.
Giovanni Pietro Brusca, presente con la Sig.ra Patrizia, è stato presentato dal presidente del Club Gianvico Measso che ha rilevato come il relatore, pur laureato in odontoiatrica, sia uomo studioso dell’arte e abbia un profondo approccio sui suoi valori etici ed estetici. “Quelle esposte questa sera, ha precisato Measso, sono opere di grande pregio che fanno nascere in tutti noi emozioni e riflessioni.” E parlando di questi valori Brusca ha presentato le due antiche sculture lignee e alcuni dipinti del ‘900 friulano. Opere lignee, ha detto, del mondo della cultura cristiana: un San Giovanni Evangelista del 1.200 ed una del ‘300 o ‘400 “Madonna con in grembo il figlio morto”, opera che richiama la riflessione sul dramma del dolore. La funzione delle opere, ha ricordato il relatore, serviva nel tempo in cui sono state eseguite ad assolvere una funzione trascendentale nel “rendere visibile l’invisibile”.
Brusca è poi passato ad illustrare alcuni dipinti di grandi autori friulani del ‘900 ed ha commentato una stupenda opera del pittore friulano Giuseppe Zigaina (1925-2015) “La crocifissione” eseguita nel 1947. L’opera, eseguita dopo la fine del secondo conflitto mondiale, rappresenta il martirio e la sofferenza e parte dal divino per celebrare la metafora della sofferenza. Un’opera, che pur ispirata alla devozione, ha il significato di motivare l’uomo alla lotta per trovare la sua dignità, connotato che ha caratterizzato molti dei dipinti eseguiti dall’artista. È seguita l’illustrazione di un’opera dell’udinese Alessandro Livotti (1917-1993) dal titolo “Due uomini forti e un povero cristo” e un’opera di fine degli anni ’40 del novecento di Luigi Spazzapan (1889-1958) anch’essa destinata a testimoniare nel periodo post bellico gli orrori della guerra. Si è trattato di un’opera eseguita in un momento di passaggio dell’artista verso l’astratto e l’informale. Sono state presentate anche opere di due pittori locali: Alfredo Beltrame maniaghese (1901 -1996) e un bozzetto dello spilimberghese Umberto Martina (1880-1945).
Giovanni Pietro Brusca ha finito con l’illustrazione di un’opera di Armando Pizzinato, nato a Maniago nel 1920 e scomparso a Venezia nel 2004, grande pittore del ‘900 italiano, artista post cubista, dalla carriera travagliata, che ha voluto rappresentare con la sua opera la vita e le lotte passate, ma anche l’isolamento e la solitudine di cui è stato oggetto. E, l’opera esposta e illustrata, rappresentava proprio questo periodo.
Brusca è riuscito a rappresentare i significati e le emozioni che hanno queste opere e che hanno suscitano grande interesse, riuscendo a coinvolgere i partecipanti all’incontro e a farli partecipare pienamente alla discussione. Il Presidente del Club Gianvico Measso ha conclusione della serata ha avuto parole di elogio per le competenze e l’eloquenza di Giovanni Pietro Brusca e l’ha ringraziato in nome del Club donandogli il guidoncino del Rotary Club e il libro del suo trentennale.