Sabato 4 febbraio 2017 al DoubleTree by Hilton Hotel di Mogliano Veneto
Il Forum del Distretto 2060
ETICA E LEGALITA’ NEL ROTARY
Il Distretto Rotary 2060 ha organizzato un interessante Forum Distrettuale su tema dell’Etica e della Legalità nel Rotary che ha visto la partecipazione di oltre trecento rotariani.
Per il Club sono stati presenti il Presidente, Pietro Rosa Gastaldo, il Presidente incoming, Angelica Peresan, il Vice Presidente, Gianvico Measso, il Tesoriere, Nadia Siega e i soci Moreno Dal Pont e Davide Petralia.
La premessa di presentazione del Forum, proposta della Commissione Etica del Distretto, presieduta dal PDG Carlo Martines, ha fornito una prima traccia di riflessione. E’ difficile tracciare un confine fra etica e legalità, si precisa nella nota introduttiva, il concetto di legalità presuppone un equilibrio di giudizio che non può essere totalmente arbitrario. La legalità dovrebbe garantire con intelligenza e imparzialità il rispetto delle norme di un comportamento civile codificato. L’etica, sia religiosa, sia laica, può essere considerata l’espressione morale che lega l’uomo a un comportamento virtuoso, mentre la legalità non sempre coincide con principi etici condivisibili. Nel Rotary, finisce la nota, è questa la riflessione che s’impone con onestà intellettuale e senso di responsabilità, perché il comportamento etico visibilmente scorretto, accertati i fatti, deve essere almeno censurato, anche se non è perseguibile per legge.
Sulla traccia di questi indirizzi, si sono alternati al Forum numerosi relatori, in una sessione di lavoro aperta dal Governatore Alberto Palmieri, che ha richiamato l’importanza del Forum, perché – ha detto – “la scala dei valori morali, etici e umani sono le fondamenta del Rotary.” A Palmieri sono seguiti gli indirizzi di saluto, e di merito, del DGE Stefano Campanella e del DGN, Riccardo De Paola, che ha ricordato come i principi del Rotary siano molto radicati e abbiano consentito la sua coesione per più di un secolo. Campanella, ha invece rilevato come l’affiliazione al Rotary si basi sempre sulle capacità professionali di ciascun socio, che deve farsi promotore di “elevati requisiti etici.”
Interessanti le relazioni di Nilla Verzolatto, del Rotary Club di Portogruaro, psicologo clinico e psicoterapeuta, Presidente del Comitato Etico dell’USL n. 4 di Portogruaro, che ha illustrato i compiti e le finalità della Commissione Etica del Distretto, e di Roberto Bondavalli, psicologo e psicoterapeuta di Mantova, rotariano del Club Victorinus Feltrensis del Distretto 2050.
Roberto Bondavalli ha svolto una lectio su Etica e Morale, seguita da tutti i presenti con estremo interesse. Con semplicità espositiva, il relatore ha trattato con profondità i concetti attinenti all’etica comportamentale, la morale applicata ai costumi e i valori universali propri di ogni essere umano: verità, bontà, bellezza e amore.
A questi interventi è seguita la relazione centrale del PDG Carlo Martines, che ha parlato del concetto di etica che non va solo rapportata alla legalità, ma per ogni rotariano vale l’etica comportamentale virtuosa, nell’ambito di quelle che sono le regole del Rotary. Il relatore ha poi proseguito richiamando la prova delle quattro domande e la “Dichiarazione degli operatori economici e dei professionisti Rotariani”. Ha poi svolto una riflessione tutta interna al Rotary, affermando che non possono essere tollerate situazioni che ne danneggino l’immagine, in osservanza proprio delle sue regole scritte.
All’intervento di Martines è seguito un confronto e un dibattito con la Commissione Etica, aperta dagli interventi dei suoi membri, i PDG, Cesare Benedetti, Alberto Cristanelli e Franco Posocco. Il successivo dibattito è stato vivacizzato da molti interventi, tra i quali il PDG Alessandro Perolo, Istruttore distrettuale e il RD del Rotaract, Nicolò dal Bo.
Nell’intervento conclusivo il Governatore Palmieri, che ha voluto la Commissione Etica distrettuale nella sua annata, ha rilevato come il Forum sia stato un momento di arricchimento, ma che la riflessione imponga di agire, per fare conoscere di più i principi etici dell’essere un rotariano. “Ciò richiama l’attività di formazione, ha evidenziato Palmieri, ma anche, talvolta, il coraggio di dire dei no.”